PATOLOGIA DELLA CARTILAGINE

Non sempre il dolore al ginocchio può essere dovuto ad una lesione capsulo-legamentosa (ad esempio rottura dei menischi, legamento crociato, ecc.) o ad  infiammazione.

Può capitare, invece, che una semplice sofferenza della cartilagine sia la causa principale e, talvolta, il solo motivo del dolore.

        Non è difficile che nel giovanissimo, nell’adulto e anche in tarda età,  si può produrre un certo grado di lesione della cartilagine che rappresenta il solo motivo del dolore al ginocchio. Sono proprio questi casi che meglio rispondono al trattamento chirurgico per via artroscopica. Tale cura vale molto più di tante cure mediche e tanti sacrifici fatti per effettuare la fisiokinesiterapia. Per comprendere come ciò accade bisogna avere qualche nozione su cosa è la cartilagine articolare. Questa rappresenta un ottimo tessuto atto a svolgere due principali funzioni necessarie alla nostra vita:

  • Scorrimento dei capi articolari durante il movimento
  • Azione di resistenza e ammortizzazione del carico di lavoro meccanico distribuendolo in modo uniforme

            

A tale scopo la cartilagine  articolare ha una consistenza dura, resiste bene agli agenti deformanti con una pronta reazione elastica. Ha un aspetto omogeneo  assumendo un colorito bianco madreperlaceo che tende all’azzurro nel giovane (fig. 1) e giallastro nell’adulto.

Si organizza formando una superficie di rivestimento dello spessore di non più di qualche millimetro.

La lesione e/o l’ usura della cartilagine isolata non genera dolore o una significativa risposta di guarigione.

 L’usura di una cartilagine deriva da:

  • Fatica
  • Carico d’impatto
  • Diretto contatto delle superfici contrapposte

             Una delle carte vincenti del chirurgo artroscopista  è quello di intervenire precocemente per eliminare il dolore e la fatica articolare con tecniche mininvasive di chirurgia di minima quale è quella artroscopica.

ARTROSCOPIA

Immagine di un intervento effettuato per via artroscopica

Tale intervento viene effettuato in anestesia locale ed il paziente viene domesso in regime di Day Surgery.

             Oggi la tecnologia ha messo ha punto nuovi strumenti in grado di offrire al chirurgo artroscopista la possibilità di curare bene e meglio i pazienti affetti da malattia e usura della cartilagine.

  La lesione della cartilagine articolare può essere di 4 gradi (fig. 3).

Le lesioni che più interessano il lettore sono quelle di 2° e 3° grado poiché procurano dolore, sofferenza e fastidio in alcuni movimenti e posizioni con ripercusioni anche sul riposo notturno.

LESIONI DI 1° GRADO – sono caratterizzate solo dalla perdita della durezza alla pressione con una sensazione tipo quella di un materasso in lattice visibile solo durante un intervento chirurgico.

LESIONE DI 2° GRADO – è caratterizzata dalla perdita e/o fibrillazione della cartilagine superficiale con conseguente rammollimento della superfice rispetto al tessuto sano

LESIONE DI 3° GRADO – è caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine di media profondità con fissurazioni, bordi instabili e frammentazioni della cartilagine sottostante.

LESIONE DI 4° GRADO – è caratterizzata dalla fessurazione completa della cartilagine che arriva fino all’osso che sta sotto, con una grandezza più o meno ampia.

IL TRATTAMENTO: dubbi e certezze

Un discorso a parte meritano le lesioni di 1° e 4° grado in quanto la letteratura scientifica non è ancora concorde su cosa fare in questi casi.

Non vi sono prove sufficienti per affermare che la rimozione di tessuto molle fibrillare, caratteristico delle lesioni di 1° grado, sia veramente utile al paziente dandogli quel beneficio clinico richiesto o se non vale la pena di lasciare indisturbato il tessuto evitando aggressioni inutili.

Le lesioni di 4° grado, invece, anche se non possono essere trattate per esporre la cartilagine sana, vale la pena trattarle con intervento eseguito per via artroscopica poiché i margini sfrangiati della lesione possono essere smussati

Una preoccupazione abbastanza frequente per il chirurgo è quella di ottenere nel post operatorio un buon risultato clinico, stabilito il rigore della tecnica chirurgica.

Durante le mie ultime esperienze nel trattamento delle lesioni condrale effettuati con la tecnica artroscopica ho potuto constatare che:

  • tale tecnica chirurgica e più rispondente ai canoni attuali che seguono il principio di effettuare interventi chirurgici di “minima” e senza ledere i tessuti sani
  • l’azione sul dolore è nettamente migliore di qualsiasi altro trattamento.

Spero che con questo articolo abbia potuto contribuire nella decisione di qualche lettore ad affidarsi alle cure del chirurgo artroscopia per eliminare molti se non tutti quei dolori del ginocchio molto fastidiosi e che spesso sono resistenti alle cure mediche.

ARTROSI DEL GINOCCHIO

L’artrosi del ginocchio è, invece, una vera e propria grave patologia del ginocchio.

A SINISTRA GINOCCHIO NORMALE A DESTRA GINOCCHIO ARTROSICO