L’infiammazione è la naturale risposta del corpo come diretta conseguenza ad un insulto (traumatico e non traumatico). Questa reazione è attivata dai tessuti (muscoli, tendini, cartilagine, ecc.) e le sue funzioni principali sono quelle di difendere l’organismo contro le sostanze nocive che si producono, rimuovere (ove possibile) i tessuti morti o morenti e promuovere il rinnovamento del tessuto normale.
Quali sono i segni di infiammazione?
La reazione infiammatoria è normalmente caratterizzata da 5 elementi. La risposta fisiologica al danno tissutale è responsabile dell’instaurarsi di questi 5 dispositivi di difesa dell’organismo. I segni sono:
1. Dolore (a causa di sostanze chimiche rilasciate dalle cellule danneggiate).
2. Gonfiore o edema (a causa di un afflusso di fluido nella regione danneggiato).
3. Rossore (a causa vasodilatazione, l’allargamento dei vasi sanguigni ed emorragie nelle articolazioni o struttura).
4. Calore (dovuto ad un aumento del flusso sanguigno nella zona).
5. Perdita della funzione (a causa di gonfiore e aumento del dolore).
Bisogna conoscere e valutare attentamente:
1. Infiammazione del tendine sovraspinoso
Il muscolo sovraspinato corre lungo la parte superiore della scapola e si inserisce con il tendine sulla testa dell’omero. Questo muscolo è utilizzato per sollevare il braccio lateralmente. L’infiammazione può impedire la funzione.
2. Infiammazione del tendine sottoscapolare
Il muscolo sottoscapolare origina dalla parte inferiore della scapola e si inserisce nella parte anteriore dell’osso omerale (braccio). Quando si vuole lanciare qualcosa è la principale funzione di questo muscolo. Una rottura parziale del muscolo è più comune di una rottura completa. L’infiammazione può essere causa di forte dolore.
3. Infiammazione del grande pettorale
Il muscolo grande pettorale è un muscolo grande potente nella parte anteriore del torace. Viene utilizzato per ruotare il braccio verso l’interno, tirare il braccio orizzontale, tirare il braccio da sopra la testa in giù e tirare il braccio dal lato verso l’alto. E ‘più probabile la rottura nel punto in cui si inserisce il braccio (omero). L’infiammazione è comune nei giocatori racchetta, canottieri, nuotatori, lanciatori e sollevatori di pesi.
4. Infiammazione del piccolo pettorale
Il muscolo è situato anch’esso nella parte anteriore del torace. Si inserisce su una protuberanza della scapola che si chiama processo coracoideo. Collabora con il grande pettorale.
5. Infiammazione del capo lungo del bicipite
Il muscolo bicipite si divide in due tendini. Un capo lungo ed uno breve. Il tendine del capo lungo passa sopra la testa dell’omero e si attacca alla parte superiore della scapola. Una infiammazione di questo tendine è molto comune in quelle persone che fanno un grande uso a sollevare il braccio soprattutto con dei pesi.
6. Borsite subacromiale
Quando il tendine sovraspinato scorre lungo il suo canale sopra la scapola questo movimento è favorito da una borsa (un cuscinetto pieno di liquido utilizzato per aiutare a lubrificare il tendine in movimento). Quando questa borsa è infiammata può causare dolore alla spalla. Le persone più inclini a questa infiammazione sono quelle che fanno un uso eccessivo della spalla in particolare se il gomito è allo stesso o a livello superiore della spalla.
Cosa bisogna fare?
Quando ci sono delle condizioni che fanno pensare che è iniziato un processo infiammatorio della spalla, il consiglio migliore è quello di tenere il braccio a riposo.
Infatti già solo questa soluzione può dare un grande giovamento al paziente. E’ un po’ come se si avesse una bronchite e si sta in casa (altrimenti uscendo si rischia di complicarla in polmonite).
Un reggibraccio oppure un grosso foulard dove appoggiare il braccio per mantenerlo a riposo va bene.
Appena possibile, però, è preferibile chiedere una consulenza al CHIRURGO DELLA SPALLA. Questa figura professionale si è molto sviluppata recentemente e l’esperienza specifica nel settore ha messo in condizione il professionista ad attivare subito una serie di programmi terapeutici al fine di risolvere il problema e a prevenire ulteriori complicazioni.
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